Rendiconti Online della Società Geologica Italiana - Vol. 30/2014

3D reconstruction of the multi-layer aquifer in a Po Plain area

Rodolfo Perego (*), Tullia Bonomi (*), Maria Letizia Fumagalli (*), Valeria Benastini (*), Fulvia Aghib (**), Marco Rotiroti (*) & Angelo Cavallin(*)
(*) DISAT, Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio e Scienze della Terra - Università di Milano Bicocca (**) CNR – IDPA (Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali), Milano


DOI: https://doi.org/10.3301/ROL.2014.09
Volume: 30/2014
Pages: 41-44

Abstract

Lo studio espone e descrive un metodo per la creazione di un modello fisico pienamente tridimensionale relativo agli acquiferi presenti all’interno di un’area compresa tra i fiumi Adda ed Oglio, partendo dall’inserimento e dalla creazione sia di superfici geologiche tratte da letteratura che create ex-novo a partire da dati stratigrafici e da studi geologici. Una volta definite e ricostruite le principali geometrie dei corpi geologici e sedimentari, a partire dalle quali è ricostruita la griglia stratigrafica di calcolo, lo studio propone una metodologia di ricostruzione della distribuzione tessiturale dei sedimenti (suddividendoli in termini fini, medi e grossolani), precedentemente utilizzata dal gruppo di ricerca di idrogeologia del DISAT (Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio e Scienze della Terra - Università degli Studi di Milano Bicocca) che integra una grande quantità di dati disponibili, un buon dettaglio e un aggiornamento continuo delle informazioni. Le ricostruzioni create tramite questa procedura automatizzata (che risulta però molto flessibile ed applicabile per ogni acquifero, purché si disponga di sufficienti dati e di una sufficiente conoscenza geologica) si trovano in accordo con quanto riportato in letteratura, sia per quanto riguarda l’eterogeneità spaziale orizzontale dei depositi (da Nord a Sud e da Ovest ad Est) sia per quanto riguarda l’eterogeneità spaziale verticale (depositi continentali superficiali contro i depositi profondi di origine marina). Lo studio evidenzia come una ricostruzione della distribuzione tessiturale sia importante per un duplice motivo: da un lato permette di comprendere meglio le dinamiche deposizionali caratteristiche di una certa area studio, dall’altro permette, in un secondo momento, di stimare le proprietà idrogeologiche ed idrauliche dei depositi a fini di implementazione in modelli di flusso.

Keywords


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