Rendiconti Online della Società Geologica Italiana - Vol. 22/2012

Tectonic evolution of the Ligurian accretionary wedge in Monferrato (NW Italy): new data from the analysis of tectonic, sedimentary and diapiric mélanges

Giulia Codegone (*,**), Andrea Festa (**) & Gian Andrea Pini (***)
(*) Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture, Politecnico di Torino. E-mail: giulia.codegone@polito.it (**) Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Torino. (***) Dipartimento di Scienze della Terra e Geologico-Ambientali, Università di Bologna.


DOI: https://doi.org/
Volume: 22/2012
Pages: 58-61

Abstract

Evoluzione tettonica del cuneo di accrezione Ligure in Monferrato (NO-Italia): nuovi dati dall'analisi di mélanges tettonici, sedimentari e diapirici. L'evoluzione tettonica del Monferrato è ben conosciuta a partire dagli episodi deformativi oligocenici. Al contrario, la sua evoluzione pre-oligocenica legata alle fasi di accrezione del Cretacico superiore-Eocene medio del cuneo di accrezione Ligure è ancora poco conosciuta. Le Unità Liguri Esterne che costituiscono il substrato della successione del Bacino Terziario Piemontese in Monferrato sono conosciute come un complesso caotico indifferenziato di età Cretacico superiore-Eocene medio. Lo studio dettagliato di queste Unità ha permesso di distinguere al loro interno tre unità litostratigrafiche: le Argille varicolori (Santoniano-Campaniano), il Flysch di Monte Cassio (Campaniano superiore(?)-Maastrichtiano), e le Brecce argillose poligeniche (Oligocene superiore). Le Argille varicolori e le Brecce argillose poligeniche rappresentano il prodotto dell'interazione e sovrapposizione di processi tettonici, sedimentari e diapirici che hanno operato in momenti diversi dell'evoluzione del cuneo di accrezione Ligure formando mélange poligenici. L'analisi della deformazione e la comprensione dei rapporti di sovrapposizione tra i diversi tipi di mélanges poligenici individuati hanno permesso di: (i) distinguere più fasi deformative (Cretacico superiore, Rupeliano e Oligocene superiore); (ii) comprendere i rapporti di interazione e sovrapposizione tra processi tettonici, sedimentari e diapirici che hanno portato alla formazione di diversi tipi di mélanges poligenici; (iii) ridefinire più in dettaglio, rispetto ai dati di letteratura, i tempi della deformazione dell'intervallo di tempo Chattiano–pre Burdigaliano.

Keywords


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