Rendiconti Online della Società Geologica Italiana - Vol. 36/2015

La militarizzazione del paesaggio alpino nel Tirolo meridionale alla vigilia della Prima Guerra mondiale

Nicola Fontana
Museo Storico Italiano della Guerra, Via Castelbarco, 7, 38068, Rovereto (TN), Italy. E-mail: archivio@museodellaguerra.it


DOI: https://doi.org/10.3301/ROL.2015.148
Volume: 36/2015
Pages: 77-81

Abstract

L'articolo prende in esame alcuni effetti dei lavori di fortificazione permanente alla frontiera italo-austriaca nel Trentino tra Ottocento e Novecento: da una parte le ferite inferte al territorio dai cantieri militari, dall'altra la militarizzazione del paesaggio. Quest'ultima è intesa non soltanto come occupazione della montagna a fini militari, ma anche come'imposizione di un regime di controllo sul territorio e il suo assoggettamento a criteri razionali finalizzati al dispiegamento di operazioni di guerra. Mentre l'incisività dei lavori militari sul paesaggio viene esaminata sia attraverso l'idea di "esproprio" di uno spazio sociale ed economico ad opera dello Stato percepita dalla popolazione locale, sia tramite alcuni casi di dissesto idro-geologico causati dai cantieri del Genio militare asburgico, la compiuta militarizzazione del territorio trova conferma nei vincoli imposti e nelle distruzioni inferte dall'erario militare nel territorio circostante le opere di fortificazione tramite le norme sul raggio di divieto di fabbrica, la sistematica opera di disboscamento e le periodiche esercitazioni di tiro d'artiglieria.

Keywords


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